Fagiolo Borlotto lingua di fuoco
Fagiolo Borlotto lingua di fuocoIl fagiolo borlotto è una pianta della famiglia delle leguminose importata a seguito della scoperta dell’America sostituendo le specie europee in quanto più facile da coltivare e più produttiva. L’utilizzo dei legumi come coltivazione è fondamentale per arricchire il terreno di azoto: le leguminose infatto vivono in simbiosi con batteri azotofissatori in grado di trasportare l’azoto atmosferico nel suolo arricchendolo. Sono spesso infatti utilizzati in rotazione prima di colture più esigenti.E' un alimento con ottimi valori nutrizionali, ed essendo ricchissimo di proteine è adatto nella dieta vegetariana e vegana, soprattutto se combinato con i cereali. Essendo digerito lentamente, dà un senso di sazietà che lo rende indicato per chi sta cercando di perdere peso. Le sue proteine vegetali prevengono malattie cardiovascolari, le fibre sono utili ad accelerare il transito intestinale. Inoltre ha un effetto regolatore sui livelli di colesterolo buono riducendo quello cattivo. Avendo un basso tasso glicemico è particolarmente adatto ai diabetici. I fagioli contengono inoltre una buona dose di vitamine del gruppo B e precisamente le vitamine B1, B2, B3, B5 e B6; oltre a queste troviamo la vitamina E, K, J e la vitamina PP.Consigli per la coltivazionePer tentare di migliorare la coltivazione dei fagioli Borlotto e di altri legumi alcuni suggerimenti sono i seguenti:- curare molto la sistemazione del terreno in modo che vi sia un perfetto sgrondo dell’acqua in eccesso;non impiegare letame subito prima della coltivazione. In presenza di terreni poco fertili coltivare i fagioli dopo una coltura concimata con abbondanza (per esempio pomodoro e zucchino);- arricchire possibilmente il terreno con fosforo (perfosfato minerale-19, 30-40 grammi per 1 m²) e potassio (solfato di potassio-50, 15 grammi per 1 m²). Non usare, in linea di massima, concimi a base di azoto, soprattutto in presenza di suoli fertili. Nel caso di suoli poveri e/o colture attuate per prime, quando è più difficile per le piante disporre di azoto, apportare 10 grammi per metro quadrato di solfato ammonico-20;- scegliere più di una varietà, tanto nana che rampicante, per verificare qual è in grado di fornire i migliori risultati;per il fagiolo e il fagiolino, invece di attuare la semina diretta, magari solo per prova, seminare in contenitore (in media tre semi per alveolo) e poi, quando le radici trattengono bene il terriccio dell’alveolo, eseguire il trapianto (30-40 piante per metro quadrato per le varietà nane e 10-12 fino a 15 per quelle rampicanti in rapporto alla loro vigoria);- non fare mancare acqua alle colture, ma evitare eccessi perché possono portare alla caduta (cascola) dei fiori, specialmente se l’acqua è fredda.